Mina Settembre

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Mina Settembre (2021) di Tiziana Aristarco conquista un posto al sole tra i personaggi più amati della televisione.
È uno dei principali successi dell’anno questa fiction che vede protagonista Serena Rossi, lanciata sul piccolo schermo dalla soap italiana più longeva di sempre. L’attrice napoletana qui veste i panni di un’assistente sociale impegnata anima e corpo nella soluzione dei problemi altrui. I racconti di Maurizio De Giovanni rappresentano il “punto di partenza” per definire le caratteristiche di questa “eroina” che rappresenta l’anima di un consultorio nel cuore del Centro Storico di Napoli. Lì dove gli altri tentennano, “Gelsomina” agisce e, incurante delle conseguenze, si lancia nelle imprese più disparate e assurde pur di salvare il prossimo e rassicurarlo che una via d’uscita è sempre possibile. Una donna che nel privato non nasconde le sue debolezze e le sue passioni, insomma, una persona comune che diventa però straordinaria quando vola nel sociale alla velocità della luce. Dati auditel da capogiro per un programma che nella prima serata di Raiuno ha raggiunto vette di oltre 6 milioni e mezzo di spettatori con uno share del 26%. Numeri che costituiscono il miglior viatico per un rapido ritorno sul piccolo schermo. Tra i bravissimi attori del cast, una menzione speciale va a Marina Confalone, l’asfissiante mamma di Mina, “Olga”.

I Luoghi

Sono oltre 15 le location selezionate da questa produzione con il supporto della Film Commission Regione Campania. Per la fiction, girata anche dopo il primo lockdown, sono stati scelti sia i panorami classici di Posillipo e del Lungomare, sia luoghi più “nascosti”, ma dall’indubbio peso architettonico e storico: è il caso della struttura che ospita l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra – che ha ospitato anche il set de “La pelle” di Liliana Cavani – mirabile esempio dell’architettura razionalista degli anni Trenta tipica degli edifici che si affacciano su piazza Matteotti. Ed ancora: Villa Doria D’Angri, prestigiosa sede dell’Università Parthenope in via Petrarca e Palazzo Doria D’Angri in via Toledo, dal cui balcone Giuseppe Garibaldi salutò il popolo napoletano dopo il trionfale ingresso in città. Non mancano i riferimenti al contemporaneo, il bar dove la protagonista e le sue amiche sorseggiano drink è uno dei luoghi cult della movida cittadina.

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